Visitando SANA: dove sta andando il mercato del BIO

SANA è la fiera del biologico e del naturale che si tiene già da 31 edizioni a Bologna. Sono stata a visitarla perché ho riscontrato negli anni precedenti che da questo mondo arrivano tante novità, ingredienti e alimenti, che poi si affermano piano piano anche nel largo consumo tradizionale. Basta pensare al goji e alla curcuma, ma anche allo zenzero, ai latti vegetali, alla frutta secca ecc. che per la prima volta si sono visti proprio nei negozi specializzati di prodotti BIO.  Ecco qui alcune considerazioni che voglio condividere con voi.

Fin dalla vista della piante dell’esposizione, mi ha stupito molto la disposizione degli spazi di SANA che era così composta: due enormi padiglioni  dedicati al beauty e in generale ai prodotti per la cura del corpo, e due padiglioni più piccoli dedicati ai prodotti alimentari e alle bevande. Riflettendoci, però, questa ripartizione è rappresentativa di come sta andando il mondo del biologico, infatti, oggi assistiamo ad una crescita esponenziale dei prodotti BIO per la cura del corpo, dalle creme, agli shampoo, ai trucchi. Oggi in Italia 1 donna su 4 sceglie una cosmesi green (Rapporto Coop 2019).

Mentre, nei padiglioni degli alimenti e delle bevande BIO – che rappresentano il 3,7% sul totale dei prodotti food e beverage venduti in Italia e crescono a ritmi più lenti rispetto al passato – si faceva notare la presenza degli stand delle principali insegne della grande distribuzione come Coop e Despar, che esponevano le loro linee a marchio organiche. Anche questo è rappresentativo di una tendenza in corso in Italia che vede gli scaffali del biologico particolarmente presidiati dalle private label come Vivi Verde Coop o Verso Natura Conad o BIO di Esselunga. Praticamente non c’è insegna, anche fra i discount, che ormai non abbia la sua linea BIO.

Oltre agli stand della GDO a SANA c’erano come sempre tante piccole realtà produttive. Brand premium e di nicchia che però faranno sempre più fatica in futuro a trovare occasioni di distribuzione nei negozi specializzati come Natura sì o Bio c’ Bon se, come ci dice lo stesso Osservatorio Sana 2019 realizzato insieme a Nomisma,  perdurerà nel tempo il trend iniziato nel 2017 e confermato nel 2018 di questo canale di vendita in calo del 2%.  

A proposito di dati di mercato: il BIO è ancora uno dei pochi settori dell’Alimentare che cresce +3,6% a Giugno 2019 (dato Nielsen). Sono 21 milioni su 26 totali le famiglie italiane che hanno acquistato prodotti BIO nel 2018, quindi c’è una penetrazione della categoria di oltre il 90% nel nostro Paese. Ma se guardiamo la spesa media annua per alimenti BIO non arriva ai 50 euro. Le tre categorie di prodotti BIO più acquistate dai consumatori in Italia sono le uova, le composte di frutta – ovvero il marchio Rigoni di Asiago leader della categoria delle confetture – e le gallette di riso, seguite a ruota da frutta e verdura confezionate.

Ultima osservazione che ho fatto durante la mia vista a SANA è stata relativa alla mancanza del VeganFest, l’evento di riferimento per i consumatori vegani, che probabilmente quest’anno si sposterà alla fiera di Rimini. Io l’ho trovata  una perdita per SANA perché tutti i prodotti più innovativi e originali che anche quest’anno ho notato girando fra gli stand erano proprio quelli che si propongono come alternativi agli alimenti di origine animale come: latte, carne e formaggio ecc. Inoltre, abbandonare VeganFest ha significato perdere questo pubblico di visitatori considerato che la fiera è aperta sia agli operatori che ai consumer.

Valentina Lanza