Pasta Garofalo ha fatto della trasparenza il suo tratto distintivo fin da quando ha utilizzato, per prima nel mondo della pasta secca, un packaging trasparente che permette di mettere a nudo il contenuto del sacchetto sugli scaffali della GDO affollati da tanti altri marchi molto noti.
Oggi in linea con questo posizionamento, che negli anni è entrato nella mente dei consumatori, Garofalo ha un nuovo sito www.comesifagarofalo.it in cui il consumatore può guardare con i proprio occhi tutto il processo produttivo e le varie fasi della lavorazione. L’obiettivo è anche quello sfatare alcuni luoghi comuni sulla pasta: ad esempio la superiorità della “lenta lavorazione” argomento su cui il competitor Rummo ha costruito la propria comunicazione…
Non solo, Garofalo anticipa quella che sarà una tendenza del mondo alimentare nei prossimi anni: tracciare la provenienza delle materie prime e poterne dare riscontro diretto alle persone con massima trasparenza (appunto!). Infatti, attraverso un tool sul sito i consumatori Garofalo possono addirittura verificare la provenienza dei grani utilizzati per ogni singola confezione di pasta e conoscere le analisi chimiche e qualitative risultate dai controlli a campione che vengono regolarmente realizzati sul prodotto da un ente esterno certificato.
Un ottimo esempio di brand positioning, vero?
Valentina Lanza